S c r i t t o d i J a n e t i n r i c o r d o d i N i c o l a s

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NicolasBelfrage

Lo scorso 17 settembre Nicolas Belfrage, Master of Wine ci ha lasciati, lasciando un alone di grande tristezza e infinta riconoscenza per aver conosciuto un’anima così pura e gentile.

La stessa sera, in Italia, ancora non informati della notizia, stavamo bevendo con dei cari amici una bottiglia di Rosso di Montalcino di Paradiso di Manfredi, e nel mentre condivisi il pensiero che questo vino sarebbe stato sicuramente eccellente dato che era uno dei preferiti di Nick. L’evento portò ad una bella conversazione su di lui.

L’ultima volta che trascorsi del tempo con lui fu ad una cena “di famiglia” organizzata, Ixta, alla figlia secondogenita di Nick, presso la loro casa in Italia, Villa Monte a Rufina. Lo trovai fragile ma con gli occhi colmi di vita, felice e soddisfatto del vino che aveva scelto per accompagnare le deliziose pietanze cucinate da Ixta. La serata terminò con della musica jazz, suonata da Charlie Parker, e molte risate, ricordando tutti i momenti speciali che avevamo condiviso in quella casa, durante tutti gli anni che era stata di loro proprietà (sarebbe stata messa in vendita da lì a poco). 

Le nostre famiglie si incontrarono a metà degli anni ’90 quando i nostri figli erano in età scolare. Da quel momento in poi passammo quasi tutti i fine settimana insieme, cucinando, mangiando ciò che avevamo preparato e bevendo; ci divertivamo ad esplorare diverse realtà vitivinicole, allontanandoci spesso dal solito Chianti locale. Fino ad allora eravamo digiuni di tutte quelle conoscenze che ruotano attorno il mondo del vino e trovavamo le scelte che Nick suggeriva spesso insolite, considerato che in quel periodo in Italia tutti bevevano i classici vini regionali locali. Nick, con molta pazienza e dedizione, condivise con noi tutto il suo sapere, trasmettendoci la passione per il vino, tanto da ispirare quelli che sono i nostri attuali percorsi di vita. Aveva un modo gentile di indirizzarti nel cercare ciò che c’era di onesto e buono nel vino, così reale e convincente che ha segnato per sempre le nostre strade siamo diventati una famiglia di produttori di vino con un’enoteca a Firenze).

Molto più tardi ebbi l’onore di iniziare a lavorare con Nick nel mondo del vino. Viaggiavo per l’Italia visitando produttori ed aziende sia con Nick che da sola. Ogni volta restavo felicemente sorpresa di come fosse così amato e benvoluto, bastava nominarlo per trovare facce sempre sorridenti e modi amichevoli ad aspettarti sulla porta della cantina.

Nick, divulgando il suo sapere in merito a tutto il panorama vitivinicolo italiano, con i suoi libri e la sua attività da giornalista, ha arricchito in maniera indelebile tutti gli italiani e non che amano godere di un bicchiere di vino d’accompagnamento ad un pasto cucinato con amore.

Mentre sono seduta e scrivo queste righe, non posso fare a meno di pensare che qui in Italia dovremmo tutti alzare un bicchiere come tributo a Nick, che, senza nessun interesse personale ma guidato dalla sola passione, girò l’intero paese in macchina alla ricerca di vini interessanti per il mondo. Li registrò uno ad uno, nero su bianco, per trasmettere quel suo entusiasmo di fronte a tanta genuinità e amore che negli anni ha portato l’uomo a creare quel nettare prezioso che unisce le persone e onora la terra.